The New York Times esplora l’Italia: Moravia e Cusk per viaggiare con la letteratura

Il Book Review del New York Times (NYTBR), un inserto settimanale della domenica del New York Times, offre recensioni autorevoli e approfondimenti sui libri di narrativa e saggistica più recenti. È riconosciuto come uno dei supplementi più influenti e seguiti nel suo genere, punto di riferimento per lettori e critici in tutto il mondo.

Una di queste critiche, Molly Young, nella sua rubrica del NYTBR dell’11 febbraio 2024 ci porta alla scoperta dell’Italia attraverso le pagine dei libri. La scelta di concentrarsi sull’Italia deriva dal suo recente viaggio a Parma. Per maggiori dettagli (esileranti) sul quel viaggio, rimandiamo all’articolo di Molly Young.

Ed ecco, tra i titoli menzionati da Molly Young troviamo:


La noia di Alberto Moravia

editore Bompiani

Pubblicato per la prima volta nel 1960 e vincitore del Premio Viareggio l’anno seguente, “La noia” esplora il tema della disconnessione attraverso la storia di Dino, offrendoci una prospettiva intima sulla sua lotta interiore. L’edizione tradotta in inglese da Angus Davidson, con una prefazione di William Weaver, è stata inclusa nella prestigiosa serie NYRB Classics nel 2004, insieme con “Il disprezzo”, sempre di Moravia.

Molly Young cita una definizione di noia dal prologo (“oscura consapevolezza che tra me e le cose non ci fosse alcun rapporto”), anche se non direi sia questa una definizione di noia secondo Moravia. Per chiarezza, ecco la frase completa dal prologo:

Mi avveniva, in quegli anni, di cessare improvvisamente di giocare e di restare ore intere, immobile, come attonito, sopraffatto in realtà dal malessere che mi ispirava quello che ho chiamato l’avvizzimento degli oggetti, ossia dall’oscura consapevolezza che tra me e le cose non ci fosse alcun rapporto.

E qui il passaggio dalla traduzione di Davidson:

During those years, I would suddenly stop playing and remain motionless for hours on end, as though in astonishment, in reality overcome by the uneasiness inspired in me by what I have called the withering of objects; the obscure consciousness that between myself and external things there was no relationship.

Interessante è il paragone con un bambino che sedeva accanto a voi in classe e non vi faceva copiare il suo compito. E che ha da fare con Moravia? Lui ci porta proprio sulla spalla di quel bimbo a vedere tutte le rispose.

Molly suggerisce “La noia” di Moravia, tra gli altri, a coloro a cui piace… stirare 🙂

Bompiani è l’editore originale del libro. L’ultima edizione è stata pubblicata nella collana Classici contemporanei il 21 giugno 2017, contenente la nota critica di Alessandra Grandelis e gli appendici interessanti. Acquistatelo dalla vostra libreria preferita.


Il secondo libro raccomadato da Molly Young è “The Last Supper: A Summer in Italy”, un saggio di Rachel Cusk del 2009, ancora in attesa di una traduzione italiana. La Cusk ci porta dentro l’estate italiana vissuta con la sua famiglia. Il libro parla di turismo di massa, di opere d’arte e architettura, e naturalmente di pizza. Ma, nella prosa di Cusk, persino la pizza diventa un simbolo attraverso cui l’autrice esplora la cultura e la società.

In altre note nella stessa rubrica del Book Review, Molly Young suggerisce un esperimento sociale. Se sei un uomo che invecchia, prova ad andare a un luogo pubblico a leggere in modo vistoso “Senilità” di Italo Svevo. Non solo perché è divertente, ma anche per vedere se ciò provoca conversazioni interessanti con sconosciuti.


Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *